Cristo, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini. (Fil. 2, 6 – 11)
L’ammaestramento dell’Apostolo, autentico interprete dell’insegnamento di Cristo e della sua Chiesa, è significativo dello spirito con il quale negli anni la Biblioteca, lungi dal voler custodire gelosamente, tanto meno “nascondere” i propri “tesori”, si impegna a promuoverne la conoscenza e la fruibilità con la promozione di attività e servizi a beneficio della Comunità accademica, ma anche di utenti e visitatori animati da volontà di studio e ricerca. In questo senso vanno intese le attività di descrizione e custodia delle proprie raccolte, l’apertura agli utenti esterni, anche studenti del triennio dei Licei di zona, e la collaborazione con altre Università del territorio, in modo particolare le Pontificie romane.
Vero fiore all’occhiello dell’Università è la moderna Sala di lettura intitolata a Giovanni Paolo II. Inaugurata da Papa Benedetto XVI il 21 ottobre 2006, la Sala si snoda in altezza su 6 livelli dedicati a specifiche aree tematiche: Generalità, Filosofia, Religione e Storia della Chiesa, Diritto canonico, Diritto civile e internazionale, Scienze sociali, Riviste correnti. Costruita accanto all’Università, nei pressi della Basilica Lateranense, in un contesto archeologicamente rilevante quale l’area dei Laterani con i suoi acquartieramenti militari (si pensi al vicino Castrum Praetorium – v- http://www.annazelli.com/area-archeologica-del-laterano-roma.htm ) è stata insignita nel 2009 del “Premio Nazionale IN/ARCH-ANCE per un Intervento di Nuova Costruzione”; prestigioso riconoscimento che, oltre a testimoniare la volontà di innovazione e valorizzazione perseguita dalla nostra Università ha inteso premiare un’opera architettonica di grande rilievo, felice espressione del fecondo “dialogo” tra “nuovo” ed “antico”.
Già membro della rete URBS (Unione Romana Biblioteche Scientifiche), all’interno della quale era stato avviato e portato a compimento un disegno per certi versi “pionieristico” di catalogazione condivisa tra biblioteche di diverse istituzioni, il 26 febbraio 2007 la nostra Biblioteca entrava ufficialmente a far parte della rete URBE (Unione Romana Biblioteche Ecclesiastiche), con il preciso intento di porre l’esperienza e le capacità nel frattempo acquisite al servizio di un analogo progetto di valorizzazione della rete e dei cataloghi delle nostre Pontificie Università ed Istituzioni.
L’accesso alla biblioteca è libero per docenti e studenti iscritti alla nostra Università; agli esterni è consentito l’ingresso dietro rilascio di una tessera a pagamento secondo la tipologia di utenza.