La Facoltà di Filosofia ha perseguito, in questi anni, il rinnovamento del Ciclo Istituzionale, della Specializzazione e del Dottorato, muovendosi sulle linee innovatrici tracciate dal Concilio Vaticano II, dalla costituzione Sapientia Christiana, dall’enciclica Fides et ratio di Giovanni Paolo II ed, infine, dal documento prodotto dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica (CEC), Decreto di Riforma degli Studi Ecclesiastici di Filosofia del 28 gennaio 2011, con conseguenti documenti applicativi.
Il rinnovamento ha tenuto presente un duplice scopo che la Facoltà nel corso degli anni ha via via assunto. Si parla di un “duplice scopo” e non di “due scopi”, perché si tratta di due componenti di una medesima missione della nostra Facoltà.
- a) La prima di queste due componenti è costituita dalle esigenze degli studenti che intraprendono lo studio della filosofia in vista di una formazione integrale a sfondo teologico. È necessaria, specialmente oggi, l’iniziazione graduale ad una riflessione che renda libero lo spazio per la trascendenza, ovvero per la convinzione dell’esistenza di Dio, come primo Principio e ultimo Fine. Una convinzione che l’essere umano può fondare con la sua ragione, in ciò seguendo la ripetuta indicazione paolina, ma anche seguendo il sofferto cammino storico dell’umanità. Questo era stato, infatti, già intravisto dai filosofi prima di Cristo fino a considerare l’uomo “affine a Dio”; lo ricorda anche san Paolo ai filosofi dell’Areopago di Atene (At 17, 22 ss.).
- b) La seconda di queste due componenti è costituita dall’esigenza, comune a tutti gli studenti, di un confronto sistematico, non erratico, fra pensiero e tradizione umanistico-religiosa, e fra pensiero e tradizione scientifica. La Facoltà di Filosofia si caratterizza, infatti, per una consolidata tradizione metafisica d’ispirazione aristotelico-tomista che riconosce il primato della metafisica e dell’ontologia, nel continuo dialogo con le scienze matematiche e naturali, per la ricerca del fondamento della logica, dell’antropologia, dell’etica e della religione. Com’è sottolineato negli stessi Statuti dell’Università, è garantito così il sano pluralismo di metodi e di scuole, pur nei limiti di quanto stabilito negli artt. 38 e 39 della Costituzione Apostolica Sapientia Christiana.
Modalità di attuazione
- a) Il metodo seguito per impostare con frutto lo studio della filosofia consiste nell’inserirla nel contesto vivo della formazione integrale dello studente a sfondo teologico, favorendo così l’esigenza di “pensare la fede” ossia la cogitatio fidei proposta come necessaria da sant’Agostino in vista del suo accrescimento. Tale, in fondo, è anche il metodo seguito da san Tommaso specialmente nella Somma contro i Gentili, nella quale si presentano in primo luogo le verità raggiunte e raggiungibili dalla ragione, che sono i preamboli alla fede. In una fedeltà all’essenza della tradizione tommasiana, le verità raggiungibili dalla ragione filosofica, che possono essere preamboli alla fede, sono confrontate anche con quelle verità ipotetiche, attingibili alla ragione scientifica, nell’accezione moderna del termine, al di là di false contrapposizioni ideologiche e facili concordismi di comodo. Infine, anche di alcuni misteri propri della fede viene mostrato come la ragione, pur non potendo offrire al riguardo argomenti apodittici, può tuttavia illustrarli con “similitudini” e difenderli dai detrattori, mostrando l’inconsistenza delle loro argomentazioni.
- b) L’attuazione di tale programma prevede opportuni e frequenti contatti con i Docenti interessati della Facoltà di Teologia e di altre Facoltà di Filosofia, mediante colloqui e incontri personali, ed un inserimento di insegnamenti teologici nello svolgimento del primo biennio del Ciclo Istituzionale, stabilendo le premesse di quel contatto vivo e di quella collaborazione tra le due Facoltà auspicati dai documenti sopra menzionati. Questa fraterna collaborazione ha portato alla stesura di un Programma di Studi concordato per il Biennio che prepara al Corso Teologico. Allo stesso modo, la Facoltà è sempre stata attenta al confronto con gli specialisti delle altre diverse discipline, anche scientifiche, invitandoli a tenere lezioni e seminari intensivi a livello del Ciclo di Specializzazione, e altresì organizzando per tutti, ogni anno, Convegni Internazionali, accogliendo, per tali eventi, ricercatori e scienziati provenienti da ogni parte del mondo.
- c) La rivista Aquinas della nostra Facoltà, che vanta oltre cinquant’anni di attività, testimone del dibattito filosofico, oggi intende presentare la ricerca dei docenti della Facoltà e offrire spazio ai Colleghi delle Università statali ed ecclesiastiche. Lo sforzo va nella direzione di aprirsi al dialogo per imparare e assimilare, ma anche per orientare una ragione — oggi considerata “debole” per il fallimento del progetto moderno di renderla un sostituto delle convinzioni di fede —, ancorando la speranza dell’essere umano ai due pilastri dell’esistenza di Dio creatore dell’universo, e della dignità della persona umana con la sua immortalità, intelligenza e libertà. In continuità con un lavoro di ricerca e di dialogo propriamente universitario, la Facoltà ha creato la Collana Dialogo di filosofia che tratta alcuni dei grandi temi del nostro tempo. Essa cura anche la pubblicazione di trattati e di manuali delle discipline impartite nel Ciclo Istituzionale, come sussidio didattico e come documentazione del lavoro di ricerca svolto dai docenti.
- d) Com’è facile rilevare dalla distribuzione delle discipline, è mantenuto nella sua integrità l’organigramma dei corsi filosofici fondamentali, in cui sono evidenziati, nel Ciclo Istituzionale, corsi come Teologia naturale e Filosofia della religione, dove l’ineliminabile apertura alla trascendenza e al sacro della ragione e della mente umane ricevono adeguata e consistente illustrazione. Per gli studenti del Biennio Filosofico-Teologico sono inseriti anche dei corsi introduttivi alla Teologia, come richiesto dal Documento di Riforma della CEC. Allo stesso tempo, gli studenti sono aiutati ad instaurare un confronto approfondito e non episodico con il pensiero scientifico moderno, in prospettiva storica, teoretica e metodologica grazie a corsi come Storia del pensiero scientifico, Filosofia della natura e della scienza, e i due corsi di Logica dove uno spazio viene lasciato all’insegnamento dei rudimenti della logica simbolica, sia nella forma della logica matematica, per le discipline scientifiche, che della logica filosofica (logiche modali e intensionali) per le discipline umanistiche.
Infine, il Terzo Anno del Ciclo Istituzionale è dedicato essenzialmente agli studi storico-politici e estetico-giuridici, completando così la formazione di base dello studente con queste altre, essenziali, componenti della cultura umanistica.
In sintesi, questa doppia e complementare apertura della riflessione filosofica, “verticale” verso la dimensione religiosa del pensiero e della vita, e “orizzontale” verso la ricerca e la pratica del pensiero scientifico, da una parte, e la cultura storico-giuridica dall’altra, è approfondita nel Ciclo Specialistico, determinando i due indirizzi di specializzazione di Storia del pensiero filosofico e religioso e di Ontologia ed etica del pensiero scientifico. Caratteristica comune di questi due indirizzi è l’approfondimento dei corsi filosofici fondamentali nella prospettiva della multiculturalità e della multidisciplinarità, ma anche l’attenzione specifica alla componente pedagogica dell’insegnamento filosofico. In tal modo abbiamo voluto valorizzare il fatto che la Licenza in Filosofia, sia nell’ordinamento ecclesiastico come licentia docendi, sia nell’ordinamento civile come laurea magistrale, abilita non solo alla ricerca, ma innanzitutto all’insegnamento della filosofia. Un’attenzione questa che si era venuta smarrendo, ma che proprio la provenienza degli studenti del secondo ciclo da differenti itinerari culturali e tradizioni di pensiero aveva reso particolarmente urgente negli ultimi anni.
- e) Le lingue classiche. Infine, come richiesto dal Documento di Riforma, particolare attenzione viene dedicata all’apprendimento delle lingue classiche — in particolare latino e greco — a diversi livelli di apprendimento, offerti in modalità inter-facoltà, in modo che ad essi possano accedere gli studenti di qualsiasi Facoltà, ma in particolare quelli di Filosofia. Il fine, infatti, è di far sì che gli studenti possano accedere direttamente ai testi classici, in particolare gli studenti candidati al Sacerdozio.
La Facoltà di Filosofia si caratterizza per una consolidata tradizione aristotelico-tomista che riconosce il primato della metafisica, nel continuo dialogo con le scienze matematiche e naturali, per la ricerca del fondamento della logica, dell’antropologia, dell’etica e della religione.
Nel ‘900 la facoltà ha avuto docenti di grande prestigio, tra i quali Enrico Fermi e Cornelio Fabro. Ha rinnovato i suoi programmi di studio muovendosi sulle linee tracciate dal Concilio Vaticano II, dalla Costituzione Sapientia Christiana e dall’enciclica Fides et ratio. Come è sottolineato negli stessi Statuti dell’Università, è garantito «il sano pluralismo di metodi e di scuole, pur nei limiti di quanto stabilito negli artt. 38 e 39 della Costituzione Apostolica Sapientia Christiana» (art. 63). La facoltà è sempre stata attenta al confronto fra gli specialisti e per questo organizza ogni anno Convegni Internazionali, accogliendo, per tali eventi, ricercatori provenienti da ogni parte del mondo.
La rivista Aquinas è l’organo ufficiale della Facoltà e vanta oltre cinquant’anni di attività (1958-2007). Nella rivista sono pubblicati i saggi di professori interni ed esterni della facoltà, tra quest’ultimi ricordiamo: Gustavo Bontadini, Joseph de Finance, Étienne Gilson, Johannes B. Lotz, Paul Ricoeur, Michele Federico Sciacca, Sofia Vanni Rovighi.
Double Degree con valore in Italia
Sulla base di uno specifico Accordo, concluso il 30 ottobre 2019, tra la PUL e l’Università degli Studi di Perugia, è attivo dall’A.A. 2020-2021 un percorso biennale per il conseguimento del “doppio titolo” (double degree) di Licenza in Filosofia, secondo l’ordinamento universitario della Santa Sede, e di Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni (LM-78), secondo l’ordinamento universitario italiano e con tutti gli effetti di legge prodotti dalla Laurea Magistrale in Filosofia conseguita in una Università italiana.