Introduzione
A partire dalla centralità della missione educativa della Chiesa che sostiene la formazione integrale del discente e promuove da sempre il valore della persona nella sua irripetibilità e nella sua inalienabile dignità come cardine e fine di ogni ricerca, di ogni innovazione didattica – che passa attraverso un’adeguata trasmissione dei saperi – la Pontificia Università Lateranense mette a disposizione un percorso di formazione calibrato su bisogni educativi afferenti a situazioni di disturbi specifici dell’ apprendimento (DSA).
È opportuno rilevare l’urgenza di offrire una risposta adeguata e personalizzata, curando primariamente il rapporto e l’interazione che favoriscono in primo luogo l’inclusione e la conoscenza delle specifiche esigenze e/o difficoltà dello/a studente/essa, prescindendo da preclusive tipizzazioni o semplicistiche categorizzazioni manualistiche.
Una comunità accademica inclusiva rispetta le peculiarità individuali e personali, le diverse intelligenze, capacità e abilità dei propri studenti e, mediante un apprendimento personalizzato, ne consente la crescita umana e professionale che si concretizza in un approccio equilibrato e risolutivo ai problemi.
Nella ricchezza e complessità della configurazione internazionale e interculturale che da sempre qualifica la nostra Università, si riscontra l’impossibilità di uniformare la trasmissione delle diverse discipline facendo riferimento ad un unico modello metodologico.
Esortati dalle parole di papa Francesco che nella Veritatis gaudium (art.37, par. 2) invita ad adottare «nelle singole Facoltà» «il metodo scientifico rispondente alle esigenze proprie delle singole scienze» e ad applicare «opportunamente i recenti metodi didattici e pedagogici, atti a meglio promuovere l’impegno personale degli studenti e la loro partecipazione attiva agli studi», la Pontificia Università Lateranense, in linea con i Paesi parte del “Processo di Bologna”, attraverso un coordinamento interno di docenti provenienti da diverse Facoltà e Istituti, offre un percorso di orientamento a quegli studenti con disturbi specifici di apprendimento che richiedono una metodologia atta a favorire la piena realizzazione formativa e l’autentica integrazione nel percorso accademico.
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)
Con Disturbi Specifici dell’Apprendimento si intendono un insieme di disturbi che interessano una o più funzioni specifiche dell’apprendimento, come la lettura, la scrittura e il calcolo, che spesso si presentano in comorbilità e possono compromettere l’ascolto, la comprensione verbale e l’organizzazione dello studio.
Sono specifici in quanto interessano un ambito specifico di abilità in maniera circoscritta ed emergono in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali.
Le abilità colpite sono al di sotto di quelle attese per età cronologica, con interferenza sul rendimento scolastico e nella vita quotidiana, sebbene l’intelligenza generale sia adeguata per l’età. Variano a seconda dell’età del soggetto e sono riscontrabili anche in età adulta.
Gli studenti con DSA sono in grado di comprendere i contenuti di una lezione e di un intero corso accademico. La loro difficoltà consiste nel “come” studiare per “ritenere” (trattenere nella memoria) le informazioni utili all’apprendimento e al conseguimento degli esami. Di consueto non riescono a imparare secondo gli schemi tradizionali: appunti presi in aula, dispense, testi concettualmente elaborati e saggi scritti a mo’ di trattato, piuttosto che favorire l’apprendimento, creano degli ostacoli o addirittura delle forme di “paralisi” mentale. Bisogna perciò cercare delle vie alternative che vadano incontro alle esigenze del singolo, un metodo che secondo l’etimologia greca, methodos consenta allo studente di “avanzare” su un “percorso mirato” e di “progredire verso un fine determinato”.
Gli studenti con DSA devono essere messi in grado di trovare una via d’apprendimento consona alla propria forma mentis, che varia da individuo a individuo, attraverso una didattica personalizzata per il conseguimento del pieno successo formativo.
Pertanto all’interno di una personalizzazione dell’iter universitario per lo studente con DSA si devono prevedere misure dispensative e compensative.
Misure dispensative
È necessario dispensare lo studente con DSA da tutti quegli interventi che possono risultare difficili o non utili all’apprendimento.
Per cui bisogna:
- privilegiare verifiche orali piuttosto che scritte, tenendo conto del profilo individuale di abilità;
- prevedere nelle prove scritte l’eventuale riduzione quantitativa, ma non qualitativa, nel caso non si riesca a concedere tempo supplementare;
- considerare nella valutazione scritta e nella compilazione della tesi i contenuti piuttosto che la forma e l’ortografia.
Misure compensative
Devono essere messe in atto misure compensative che consentano l’utilizzo di strumenti didattici e tecnologici per supportare la prestazione richiesta nell’abilità che risulta deficitaria.
Per cui bisogna prevedere:
- l’ utilizzo di strumenti (PC, Tablet) con programmi specializzati di scrittura, di correzione ortografica, di sintesi vocale, di testi in formato digitale, etc.;
- la fornitura in anticipo di materiale didattico (dispense, schemi di lezioni, slide, bibliografia etc. ) da parte del docente del corso;
- ogni strumento tecnologico ritenuto utile per facilitare lo studio e gli esami del singolo studente;
- occasioni di confronto, di supporto e di verifica con il docente, durante l’intero semestre.
Il Gruppo Lavoro Dislessia (GLaD) e le sue funzioni
Il GLaD è un gruppo di lavoro permanente per i Disturbi Specifici dell’apprendimento; è un servizio interno alla Pontificia Università Lateranense che ha il compito di interagire e collaborare con Decani, Presidi e Docenti per offrire supporto agli studenti con DSA, ponendo particolare attenzione all’accoglienza, al supporto, alla compilazione dei piani di studio, e fornendo loro consulenza e mediazione con i Docenti nei casi in cui se ne rilevasse il bisogno.
Le funzioni del GLaD sono le seguenti:
- analisi della diagnosi presentata dallo studente, a cui seguirà l’accoglienza e la conoscenza dello stesso, per comprenderne e inquadrarne al meglio i bisogni e le aspettative;
- affiancamento, laddove si ritenesse necessario, nella compilazione del piano di studi, valutando le difficoltà oggettive, le aspettative personali dello studente e gli standard di formazione della PUL, per giungere a una proficua mediazione tra i diversi momenti, sì da rendere il percorso di studi più consono allo studente nel rispetto degli standard qualitativi dell’Università;
- può valutare la necessità di proporre e scegliere un tutor per gli studenti con maggiori difficoltà; il tutor può essere scelto anche tra i membri del GLaD, laddove si ritenesse necessario un supporto più rispondente ai bisogni dello studente;
- si occupa di presentare lo studente con diagnosi DSA, che ne avrà fatta esplicita richiesta, ai singoli Docenti, ai referenti dei vari corsi inseriti nel piano di studi;
- fornisce eventuali indicazioni e suggerimenti ai docenti per una didattica adeguata ai bisogni educativi dello studente con DSA;
- organizza incontri periodici di verifica e di confronto, da stabilirsi secondo i bisogni e le necessità, con lo studente con DSA
Per tutte le funzioni sopra descritte, il GLaD ha bisogno di essere in rapporto costante con i Decani, i Presidi e i Docenti ed eventualmente con i referenti degli studenti, anche per poter intercettare e individuare eventuali possibili diagnosi di DSA non ancora chiare o evidenziate.
Il GLaD, infine, ha la necessità di operare in stretta sinergia con la Segreteria accademica, con i Decani, i Presidi e con la Biblioteca dell’Università, per quanto di loro competenza in merito al presente progetto.
Lo Studente con DSA
Lo studente con DSA può decidere di dichiarare o meno – in qualsiasi momento del percorso universitario – la propria condizione alla PUL presentando in Segreteria didattica la certificazione con diagnosi emessa dal SSN o da un altro ente o soggetto accreditato, italiano o straniero.
Tale diagnosi, rilasciata da non più di tre anni, deve riportare i codici nosografici e la dicitura esplicita del DSA e tutte quelle informazioni utili alla comprensione delle caratteristiche individuali di ciascun soggetto, nonché individuare le aree di forza e di debolezza della persona.
La predetta diagnosi consente di usufruire dei servizi messi a disposizione dall’Università per gli studenti con DSA, delle misure compensative e dispensative nonché di una didattica personalizzata.
La diagnosi di DSA è, comunque, soggetta alla privacy e senza il consenso dello studente non sarà comunicata ai singoli docenti, così come non sarà in alcun modo segnalata nel titolo conseguito al termine del percorso di studi.
Per l’Iscrizione e per l’Immatricolazione
Per la compilazione del piano di studi, lo studente con DSA può richiedere l’assistenza dei membri del GLaD, e in modo specifico del referente dell’istituto o della Facoltà, indicatogli dalla Segreteria Didattica, tramite mail.
Per l’intero percorso di studi
All’interno di una personalizzazione dell’iter universitario per lo studente con DSA sono previste misure dispensative e compensative. (Vedi Par. 1 – I Disturbi Specifici dell’Apprendimento)
Per gli esami
Lo studente con DSA usufruisce di un trattamento personalizzato che può essere diverso nelle modalità di svolgimento dell’esame ma non nel grado di difficoltà di superamento dello stesso.
In virtù dell’estrema variabilità del disturbo, lo studente può concordare con il docente prima dell’esame le seguenti modalità:
- tempo aggiuntivo (30% in più) in caso di esame scritto;
- possibilità di verifiche orali piuttosto che scritte;
- possibilità di esami suddivisi in più momenti durante il semestre;
- possibilità di riduzione quantitativa ma non qualitativa della prova;
- possibilità di utilizzo di mappe concettuali e di schemi durante l’esame;
- valutazione del contenuto più che della forma;
- sostegno di un tutor durante le prove d’esame.
Il Tutor
Laddove si ritenesse opportuno, lo studente con DSA può richiedere il supporto di un tutor che verrà designato dai docenti del corso o dal GLaD e/o può essere o uno studente dello stesso corso o del corso di studi o un membro dello stesso GLaD.
Il tutor supporta lo studente con DSA durante i corsi e durante gli esami, secondo le modalità opportune e i bisogni formativi dello studente.
Il tutor si confronta con il docente del corso per il metodo da seguire e, laddove ve ne fosse necessità, con il GLaD.
I Decani e i Presidi
Presentano in fase di colloqui agli studenti che intendono iscriversi alla Pontificia Università Lateranense il progetto per studenti con DSA, in modo tale da permettere, a quanti ne avessero bisogno, di considerare la possibilità di usufruire del percorso formativo più consono ai loro bisogni formativi (previa presentazione della richiesta alla Segreteria accademica).
I Docenti
I Docenti, nella piena libertà dell’esercizio della loro funzione, possono:
- tener conto delle misure compensative e dispensative previste per gli studenti con DSA;
- fornire in anticipo dispense, sintesi e schemi di lezioni, slide, bibliografia mirata e, laddove possibile, indicazioni per audiolibri;
- mettere a punto insieme allo studente strategie/ modalità di apprendimento e prove d’esame;
- individuare uno o più studenti all’interno del corso che supportino lo studente con DSA nella semplificazione dei testi e nella lettura di libri di testo utilizzati dal docente;
- suddividere l’esame orale, sempre preferibile, in almeno due (o più) prove parziali, con utilizzo di schemi e/o mappe concettuali prodotti dallo studente o mappe multimediali, pc, etc.;
- prevedere durante l’esame orale la presenza di tutor che supporti lo studente nel conseguimento della prova;
- prevedere, in caso di esame scritto, una prova personalizzata per lo studente con DSA, tempi più lunghi, 30% in più, l’ausilio del computer o l’affiancamento di un tutor;
- segnalare al GLaD, di comune accordo con lo studente, eventuali difficoltà nello studio o negli esami derivate da possibili DSA non ancora certificati.
Inoltre, i Docenti sono tenuti a comunicare alla Segreteria Didattica i voti parziali, o il superamento delle prove d’esame previste e concordate in largo anticipo con gli studenti con DSA.
Per l’elaborazione della tesi, i Docenti terranno presenti le difficoltà dello studente con DSA, per cui si fornirà una bibliografia essenziale, si indicheranno i paragrafi da studiare, le parole chiave e i concetti fondamentali da tener presente, si consiglieranno fonti più adatte alla scrittura, uso della correzione ortografica automatica, testi puntati etc..
È previsto anche il supporto di un tutor che sostenga lo studente con DSA nella produzione scritta dell’elaborato.
La Biblioteca
Per la Biblioteca lo studente con DSA può avvalersi di un servizio personalizzato che verrà definito di volta in volta secondo le necessità di ciascuno; inoltre la suddetta contatta gli editori per avere, laddove possibile, versioni audio di libri di testi base utilizzati in Università e si rivolge, all’interno della propria rete, ad altre biblioteche per possibili prestiti interuniversitari di audiolibri.
La Segreteria Didattica
Mette a disposizione modulistica redatta in forma chiara, sintetica e ben organizzata, nel rispetto dei criteri utilizzati per gli studenti con DSA.
Conosce i servizi che la Pontificia Università Lateranense mette a disposizione degli studenti con DSA.
Contatta i referenti del GLaD, Decani e Presidi nel caso di presentazione di diagnosi di DSA, previa liberatoria da parte dello studente.
Registra, secondo modalità proprie, gli esiti parziali degli esami dello studente con DSA.