Biografia
Flavia Marcacci (Marsciano – Pg, 1976) si è laureata in Filosofia presso l’Università degli Studi di Perugia (2001). Ha conseguito il dottorato di ricerca presso l'Università degli Studi di Urbino e presso la Pontificia Università Lateranense. Qui è docente straordinario di Storia del Pensiero Scientifico presso la Facoltà di Filosofia. È Adjunt lecturer alla Notre Dame University Rome Global Gateway e Visiting Doctoral Professor all'Università di Lille. Membro di varie società scientifiche (International Society for the History of Philosophy of Science, Società Italiana di Logica e Fil. delle Scienze), del Consiglio direttivo della Società Italiana di Storia della Scienza e della Società italiana di storia della fisica e dell'astronomia, del Scientific Committee of the International Summer School for Sciences, History and Philosophy of Sciences (Un. Lille, France), della Fondazione Scienza & Fede (Pont. Cons. Cultura). Vicedirettore dell'area di ricerca IRAFS (International Research Area on Foundations of the Sciences, www.irafs.org). Ha ricevuto nel 2023 la Guidobaldo Del Monte Medal per la Storia della Scienza. Si è dedicata alla storia della scienza antica e moderna, concentrandosi su aspetti inerenti logica, matematica e astronomia. Tra le sue pubblicazioni, oltre a numerosi articoli pubblicati in riviste italiane e internazionali e varie curatele, si ricordano: Alle origini dell'assiomatica: gli Eleati, Aristotele, Euclide (Aracne, Roma 2012); Magna longeque admirabilia. Astronomia e cosmologia nel fondo antico della Biblioteca Beato Pio IX (Panini-LUP, Modena-Città del Vaticano 2009); Galileo Galilei, una storia da osservare (LUP, Roma 2015); (con W.R. Shea), Intervista a Galileo (Carocci, Roma 2015); Cieli in contraddizione. Giovanni Battista Riccioli e il terzo sistema del mondo (Aguaplano-Accademia delle Scienze di Modena, Perugia-Modena).
Corsi del Docente
(corso ad anni alterni)
OBIETTIVI
Il corso intende promuovere la formazione dello studente e della studentessa sul duplice versante della ricerca storica e filosofica relativamente alla scienza. A tal fine, saranno indagati due concetti chiave per i quali la dimensione storica e filosofica sono ugualmente imprescindibili: il concetto di “rivoluzione scientifica” e quello di “cambiamento scientifico”.
CONTENUTI
Perché le teorie scientifiche cambiano nel tempo? Esiste, e se esiste, cos’è il progresso conoscitivo? Quale rapporto intercorre tra verità e scienza? La conoscenza scientifica garantisce il Realismo o promuove solo lo Scetticismo e il Relativismo? La filosofia della scienza del Novecento ha sviluppato un’importante riflessione e una profonda analisi intorno a questi problemi, soprattutto dagli anni Sessanta in poi (con la cosiddetta “nuova filosofia della scienza” – T. Kuhn, I. Lakatos, P. Feyerabend). Il corso prenderà spunto da aspetti della rivoluzione scientifica del Seicento che hanno concettualizzato l’idea di “rivoluzione scientifica”, categoria complessa sia dal punto di vista storiografico che filosofico. Si lavorerà sul caso studio specifico dell’equivalenza di modelli geometrici nella descrizione del cosmo in relazione al problema della sottodeterminazione empirica delle teorie.
METODO DI INSEGNAMENTO
Lezioni frontali, Reading group.
METODO D’ESAME
Esame orale.
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
J. Ladyman, Understanding Philosophy of Science, chap. 3 and 4
M. Buzzoni, Filosofia della Scienza, Brescia 2008, cap. 6 e 7
F. Marcacci, “History of Science, Epistemology, and Ontology”, in G. Tarozzi et al., Science Between Truth and Ethical Responsibility. Evandro Agazzi in the Contemporary Scientific and Philosophical Debate, Springer, Dordrecht 2015, 231-241.
Un articolo a scelta tra
S. O Funtowicz, J. R. Ravetz, “Science for the Post-Normal Age”, Futures 25/7 (1993), 739-755.
I. Lakatos, E. Zahar, “Why Did Copernicus’s Program Supersede Ptolemy’s?”, in R. Westman (ed.), The Copernican Achievement, Los Angeles 1976, pp. 354–83.
J. Worrall, “Theory Confirmation and History”, Studies in History and Philosophy of Science Part A 45 (2005) (1):54-61.
N. Thomason, “Could Lakatos, even with Zahar’s Criterion for novel fact, evaluate the Copernican Research Programme?”, in British Journal for the Philosophy of Science (1992), pp. 161-200.
OBIETTIVI
Gli studenti dovranno distinguere e correlare gli aspetti filosofici da quelli scientifici nella cosmologia, elaborare domande di carattere filosofico su scoperte e risultati empirici fondamentali nelle teorie cosmologiche, individuare gli aspetti fondamentali nella logica della ricerca fisica, collegare i contenuti epistemici con quelli ontologici.
CONTENUTI
Il corso inizierà chiarendo cosa si intenda oggi con cosmologia scientifica e in che relazione essa sia con la cosmologia filosofica. Sarà svolto un excursus storico sulla cosmologia fisica a partire dalla concezione newtoniana di universo fino alla proposta di Einstein di avvalersi della teoria della relatività generale per sviluppare la cosmologia scientifica (1917). Si darà rilievo alle scoperte empiriche a conferma della teoria della relatività generale (1919) con la progressiva conquista di una visione dell’universo come un tutto e alle ipotesi di risoluzione dell’equazione di Einstein per ottenere vari modelli di universo (cilindrico, sferico, statico, vuoto, non stazionario, finito, infinito – De Sitter, Lamaitre, Friedmann, Weyl). Si discuteranno alcuni risultati empirici fondamentali per lo sviluppo del modello di universo inflazionario e in espansione (legge e costante di Hubble, radiazione cosmica di fondo, nucleosintesi) e del Modello cosmologico standard, fino all’integrazione di evidenze recenti come quella del bosone di Higgs e delle onde gravitazionali.
L’excursus sarà occasione per affrontare i problemi epistemologici legati alla cosmologia: valore di una legge scientifica universale, possibilità della descrizione dell’universo come totalità, problema della sottodeterminazione empirica delle teorie e della pluralità di modelli, ruolo delle ipotesi (es. “atomo iniziale” di G. Lemaître, “principio antropico” di J. Barrow e F. Tipler, teoria dei “multiversi”, ipotesi degli universi ciclici di P. J. Steinhardt) e dei principi (principio copernicano, principio cosmologico, principio cosmologico perfetto).
I problemi epistemologici saranno quindi messi in dialogo con la cosmologia teologica, in particolare verrà discusso il problema dell’“istante iniziale” in relazione alla teologia.
METODO DI INSEGNAMENTO
Lezioni frontali, Reading group.
METODO D’ESAME
Esame orale.
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
A scelta tra:
- S. BERGIA, Dal cosmo immutabile all’universo in evoluzione, Bollati Boringhieri, Torino 1995 (parti selezionate)
- E. Harrison, Cosmology: the science of the universe, Cambridge UP, Cambridge 2000 (chap. 9-22).
A scelta tra:
- C. Cosmelli, Fisica per filosofi, Carocci, Roma 2021 (capp. 5-6)
- M. Heller, Some Mathematical Physics for Philosophers, Pontifical Council for Culture, Vatican City-Rome 2005 (Part I, excluded chap. 5 and 9).
G. Basti, Foreword: a chronology of the universe evolution, in “Aquinas” LXIII (2020), n. 1-2, pp. 33-52.
G. F. R. Ellis, On the philosophy of cosmology, «Studies in History and Philosophy of Modern Physics» 46 (2014), 5-23.
F. Marcacci, Creazione o cosmologia scientifica?, in “Aquinas” LXI (2018), n. 1-2, pp. 147-164.
C. Smeenk, G. Ellis, Philosophy of cosmology in Stanford Enciclopedia of Philosophy, available at URL: <https://plato.stanford.edu/entries/cosmology/ > (ultimo accesso 15/12/2022).
C. Taddei Ferretti, Creazione continua: il futuro e la creazione, in “Rivista di Teologia” (2000), n. 41, pp. 223-259.
Un approfondimento a scelta tra:
- J. Butterfield, On Under-determination in Cosmology, in “Studies in History and Philosophy of Modern Physics”» 46 (2014), 57-69 (https://arxiv.org/pdf/1406.4747v1.pdf )
- B. Carter, Anthropic principle in cosmology, https://arxiv.org/pdf/gr-qc/0606117.pdf
- J.A. Wheeler, “Law without law”, in Quantum Theory and Measurement, edited by J. A. Wheeler and W. H. Zurek, Princeton University Press, Princeton 1983, 182-213.
- Weinberg, The cosmological constant problem, «Review of Modern Physics» 61, 1-23 (1989)
Non attivo nell'a.a. 2024/25.
Non attivo nell'a.a. 2024/25.
OBIETTIVI
Gli studenti saranno introdotti all’analisi del linguaggio naturale come ambiente di formulazione di argomentazioni e di ragionamenti, indagati come modelli informali delle interazioni umane e in seguito studiati con strumenti formali. Il corso verterà sui principali temi della logica proposizionale, con particolare riguardo alla sua dimensione filosofica.
Il corso approfondirà lo sviluppo di questi strumenti in relazione alle origini aristoteliche della logica, con particolare riferimento alla scoperta di: fallace, concetto di argomentazione e dimostrazione, logica materiale dei sistemi scientifici.
CONTENUTI
Il corso fornirà le coordinate generali circa la relazione tra linguaggio scientifico e linguaggio naturale. Saranno dapprima discusse la natura della logica, le domande che essa indaga e la tipologia degli strumenti che essa fornisce.
Gli studenti studieranno alcune modellizzazioni formali rivolte alle fallacie logiche e alle buone argomentazioni e inferenze. Essi apprenderanno gli elementi introduttivi della logica proposizionale.
METODO DI INSEGNAMENTO
Lezioni frontali, esercitazioni.
METODO D’ESAME
Esame scritto.
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
I.M. COPI-C. COHEN-K. MCMAHON, Introduction to Logic, Routledge 2013 (only some chapters)
(disponibile anche in traduzione italiana)
F. MARCACCI, Alle origini dell’assiomatica: gli Eleati, Aristotele, Euclide, Aracne: Roma 2018 (alcune sezioni).
Ulteriore materiale per le esercitazioni sarà fornito durante il corso.
OBIETTIVI
Il corso verterà sui principali temi della logica dei predicati, con particolare riguardo alla sua dimensione filosofica e alle applicazioni nel linguaggio ordinario. In particolare, gli studenti approfondiranno le origini aristoteliche della logica dei predicati, con particolare riferimento alla logica sillogistica, al quadrato logico dei termini, ai quantificatori e alla teoria della quantificazione, al principio di non contraddizione conosciuto in ambiente greco come elemento risolutivo delle dispute antilogiche. Si farà una breve introduzione anche alle logiche “dialogiche”, con elementi di teoria dei giochi.
CONTENUTI
Gli studenti studieranno alcune modellizzazioni formali delle argomentazioni sillogistiche. In relazione alla logica aristotelica, si studierà il legame tra sillogismo e teoria della dimostrazione. Sarà introdotta la nozione di validità e coerenza di una dimostrazione. Gli studenti apprenderanno l’uso dei quantificatori e le principali regole connesse al quadrato logico dei termini. Infine, tali strumenti saranno impiegati nello studio delle dispute verbali e del dialogo, in continuità con il corso di Logica I.
METODO DI INSEGNAMENTO
Lezioni frontali, esercitazioni.
METODO D’ESAME
Prova scritta.
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
I.M. COPI-C. COHEN-K. MCMAHON, Introduction to Logic, Routledge 2013 (only some chapters)
(disponibile anche in traduzione italiana)
Approfondimenti tematici:
F. MARCACCI, Alle origini dell’assiomatica: gli Eleati, Aristotele, Euclide, Aracne: Roma 2018 (alcune sezioni).
F. MARCACCI, S. GIOMBINI, “Contraddittorio e antilogia. Considerazioni intorno a una rivalutazione di uno strumento logico e retorico”, in Cassazione Penale 4(doc. 214), 2017, 1649-1663.
Ulteriore materiale sarà fornito durante il corso.
OBIETTIVI
Gli studenti saranno introdotti all'analisi del linguaggio naturale come ambiente di formulazione di argomentazioni e di ragionamenti, indagati come modelli informali delle interazioni umane e in seguito studiati con strumenti formali. Il corso intende fornire a un peace keepers alcuni importanti strumenti concettuali per analizzare, modellare e comprendere sia le dinamiche delle interazioni conflittuali, che le loro possibili soluzioni. Sarà messo a fuoco il problema del conflitto e della coincidenza degli interessi speculativi e razionali tra attori umani, analizzando varie tipologie di dispute dal punto di vista della teoria dell’argomentazione e della logica formale.
CONTENUTI
Il corso fornirà le coordinate generali circa la relazione tra linguaggio scientifico e linguaggio naturale. Saranno dapprima discusse la natura della logica, le domande che essa indaga e la tipologia degli strumenti che essa fornisce. Gli studenti studieranno alcune modellizzazioni formali rivolte alle fallacie logiche e alla struttura delle corrette argomentazioni. Essi apprenderanno gli elementi introduttivi della logica proposizionale e logica dei predicati, logiche del dialogo, teoria dei giochi, rapporti tra logica e teoria dei giochi. Sarà discusso l’utilizzo di queste formalizzazioni in informatica.
METODO DI INSEGNAMENTO
Lezioni frontali, esercitazioni.
METODO D’ESAME
Esame scritto.
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE.
I.M. COPI-C. COHEN-K. MCMAHON, Introduction to Logic, Routledge 2013 (only some chapters)
(disponibile anche in traduzione italiana)
Approfondimenti tematici:
G. CEVOLANI, “Teoria dei giochi”, APhEx n. 10, 2014.
F. MARCACCI, “Filosofia, scienza e pace”, in G. Marengo (ed.), Per un sapere della pace, LEV: Roma 2020, pp. 93-120.
F. MARCACCI, S. GIOMBINI, “Contraddittorio e antilogia. Considerazioni intorno a una rivalutazione di uno strumento logico e retorico”, in Cassazione Penale 4(doc. 214), 2017, 1649-1663.
M. PALMIRA, “Il Disaccordo”, «APhEx» 8 (2013), http://www.aphex.it/public/file/Content20140103_APhEx8,2013Temi DisaccordoPalmira.pdf
Ulteriore materiale sarà fornito durante il corso.
Materiale Docente
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