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Biografia
Massimiliano Padula è docente di “Scienze della comunicazione sociale” presso l’Istituto Pastorale Redemptor Hominis della Pontificia Università Lateranense. È docente invitato di “Sociologia dell’organizzazione e del tempo libero” presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell'educazione Auxilium e di “Comunicazione” presso il Master in Bioetica del Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia. Diverse le sue pubblicazioni tutte orientate ad approfondire i processi culturali e comunicativi e il legame tra Chiesa e media. Tra queste: "Umanità mediale. Teoria sociale e prospettive educative" (Ets, 2017 - con F. Ceretti); "Comunica il prossimo tuo. Cultura digitale e prassi pastorale" (Paoline, 2020) e "Comunicare il bene" (Armando, 2020).
Corsi del Docente
Il corso intende esplorare il legame tra chiesa, media e società attraverso una prospettiva storico-sociale. Esso sarà strutturato in due parti. La prima, di esclusiva impostazione sociologica, rifletterà su uno dei fenomeni ecclesiali emergenti: le mega-chiese. Nella seconda parte, si procederà con l’analisi dei fattori che hanno contribuito, negli ultimi 50 anni, a tracciare i contorni di quella che può essere definita una vera e propria “chiesa mediale”. Attraverso la categoria della “visione”, si cercherà di comprendere come i media influenzino sempre più le opinioni e delle percezioni che gli individui hanno della realtà sociale e di quella ecclesiale.
Bibliografia
E. Pace, Cristianesimo extra-large. La fede come spettacolo di massa, EDB, Bologna 2018.
G. Baggio – M. Padula, Dalla mondovisione all’endovisione. Pratiche e formati dello spazio televisivo, Ets, Pisa 2017.
Nell’azione multiforme della comunità ecclesiale animata dallo Spirito Santo, la comunicazione riveste un ruolo importante. Essa trova le sue radici nel Mistero stesso di Dio e nel logos mandato nel mondo. La comunicazione, pertanto, contribuisce al compimento del progetto di salvezza di Dio sugli uomini attraverso i processi, gli strumenti, i tempi e gli spazi che la contraddistinguono. Il corso ha finalità di introdurre alla “pastorale dei media e della comunicazione” attraverso l’analisi dello scenario comunicativo attuale, sempre più orientato dalle logiche del digitale. Al centro della riflessione ci sarà il paradigma contemporaneo di comunicazione caratterizzato da un’eclissi dell’artificiale e da una (ri)emersione dell’umano e del concetto di comunità. Seguirà una riflessione sulle dimensioni comunicative che al meglio oggi rappresentano la Chiesa.
Bibliografia
M. Padula, Comunica il prossimo tuo. Prospettive di pastorale dei media, 2019 [forthcoming].
V. Marinelli, Socialitude. Comunicazione come prossimità, LUP, Città del Vaticano 2018.
Il corso sarà articolato in una parte generale e in una parte seminariale. Nella parte generale si analizzeranno gli obiettivi e i compiti della comunicazione istituzionale e delle cosiddette “relazioni pubbliche”, attraverso una disamina dei principali strumenti operativi quali l’ufficio stampa, l’organizzazione di eventi, i social media. La parte seminariale, avvalendosi anche della presenza di comunicatori istituzionali di professione, permetterà agli studenti di approfondire i vari argomenti trattati nel corso. Un particolare focus sarà dedicato alla comunicazione istituzionale della Chiesa.
Bibliografia
Appunti del docente
J. E. Grunig, Public (&) Relations. Teorie e pratiche delle relazioni pubbliche in un mondo che cambia, Franco Angeli, Roma 2017.
Obiettivo del corso è introdurre gli studenti alla comprensione dei paradigmi sociologici relativi al conflitto e ai processi di pace. La prima parte del corso, di impostazione teorica, illustrerà le origini della sociologia del conflitto e traccerà le direttrici dei principali filoni teorici sviluppatisi dalla seconda metà degli anni Sessanta a oggi. Gli studi di Marx, Durkheim, Weber e Simmel costituiranno i punti di partenza di questo sentiero di riflessione che porterà poi a inquadrare la guerra e i conflitti attraverso le lenti della sociologia contemporanea e gli approcci analitici di studiosi come Sorokin, Elias e Coser. La seconda parte del corso descriverà il passaggio dal conflitto alla pace, evidenziando il contributo della cosiddetta “peace research” che vede in Kriesberg, Glasl e Galtung alcuni tra i principali autori di riferimento. Completerà il corso una panoramica di metodologie e tecniche per la trasformazione dei conflitti dalla nonviolenza alla negoziazione, dalla “multitrack dipolomacy” alla mediazione trasformativa.
Bibliografia
M. L. Maniscalco, Sociologia e conflitti. Dai classici alla Peace Research, Altrimedia, Matera 2010.
Lettura
D. Pacelli (a cura di), Le guerre e i sociologi, Dal primo conflitto totale alle crisi contemporanee, Franco Angeli, Roma 2015.
Materiale Docente
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