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Biografia
[ORCID: https://orcid.org/0009-0008-0413-6489] Matteo Nacci (Firenze, 1977), dopo la Laurea in Giurisprudenza con il Prof. Paolo Grossi (Università di Firenze) consegue il Dottorato in Diritto Canonico (Pontificia Università Lateranense) e il Dottorato di ricerca (Ph.D.) in Filosofia del Diritto (Università degli Studi di Milano). Professore ordinario di Storia del Diritto e delle Istituzioni, insegna “Storia del diritto medievale e moderno” (IUS/19); "Diritto comune" (IUS/19); “Storia del diritto canonico: fonti, scienza e istituzioni” (IUS/11) e “Relazioni tra Chiesa e società civile” (IUS/11) nel Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza (LMG-01) e nella Facoltà di Diritto Canonico. E' preside del Pontificio Istituto Utriusque Iuris; direttore della Collana "Il Diritto tra Storia ed Esperienza" (Aracne); membro del Comitato editoriale della Rivista "Apollinaris"; redattore e membro del Consiglio di redazione della Rivista "Studia et Documenta Historiae et Iuris"; membro del Comitato scientifico della Collana "Valori del nostro tempo" (ES); membro del Collegio Docenti del Corso di Dottorato in Scienze Giuridiche "Cesare Beccaria" (Università degli Studi di Milano). Autore di studi monografici e articoli pubblicati su riviste giuridiche italiane ed estere ha partecipato, come relatore, a convegni nazionali e internazionali. Insegna Storia del diritto medievale e moderno nel Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza dell'Università LUMSA (Roma) e ha insegnato come visiting professor nella National Taiwan University (College of Law); nella Universidad Católica de Valencia San Vicente Mártir (Facultad de Derecho Canónico); nella Università degli Studi di Milano (Facoltà di Giurisprudenza); nella Università di Varsavia Card. Stefan Wyszyński (Facoltà di Diritto Canonico); nella Università Luiss Guido Carli (Dipartimento di Giurisprudenza). E' corrispondente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche e consultore del Dicastero delle Cause dei Santi.
Corsi del Docente
20116 Storia delle fonti e della scienza del diritto canonico (I semestre - 6 ECTS/CFU)
Obiettivo: acquisizione di autonomia di giudizio rispetto alla dimensione storica del diritto canonico, comprese le fonti e la scienza intorno ad essa sviluppatesi.
Contenuti: concetti di storia del diritto canonico (fonti e scienza) e fonte nel diritto canonico; collezioni del diritto canonico e criteri di suddivisione; contesto socio-giuridico delle fonti e della scienza del diritto canonico; Ius antiquum, o diritto canonico pregrazianeo; Ius novum, o diritto canonico medievale e della formazione del Corpus iuris canonici; Ius novissimum, o diritto canonico postridentino; Ius codificatum, o periodo della codificazione canonica; la revisione del codice piano-benedettino; la genesi della codificazione del diritto canonico orientale.
Metodo di insegnamento: lezioni frontali con l’eventuale visione di fonti antiche relative agli argomenti svolti.
Metodo d’esame: orale con domande sugli argomenti svolti e i testi, e attribuzione del voto in trentesimi.
Bibliografia essenziale:
M. Nacci, San Pio X e il diritto canonico: la “cultura giuridica” della codificazione del diritto della Chiesa, in Ephemerides Iuris Canonici, 54 (2014), 87-101.
M. Nacci, Chiesa romana, Chiese orientali e Modernità giuridica nella prima codificazione orientale, in Anuario de Derecho Canónico, 3 (2014), 285-296.
M. Nacci, Il concetto di “libertà religiosa” all’indomani dell’editto di Licinio e Costantino: brevi considerazioni storico-giuridiche, in IUSTEL. Revista General de Derecho Romano, 24 (2015), 1-12.
M. Nacci, Il diritto canonico e il suo percorso storico-evolutivo: alcune riflessioni, in V. Buonomo, M. D’Arienzo, O. Échappé (curr.), Lex rationis ordinatio. Studi in onore di Patrick Valdrini, vol. 3, Luigi Pellegrini Editore, Cosenza 2022, 1139-1154.
20207 Storia delle istituzioni di diritto canonico (II semestre - 6 ECTS/CFU)
Obiettivo: acquisizione di autonomia di giudizio rispetto alla dimensione storica delle istituzioni del diritto canonico.
Contenuti: concetto di istituzioni del diritto canonico e metodo storico-giuridico; fonti e scienza del diritto canonico in rapporto alle istituzioni; le possibili istituzioni oggetto di analisi (il primato papale, l’elezione pontificia, il governo centrale della Chiesa, i cardinali, l’episcopato e le diocesi; il clero, i religiosi, l’azione esterna della Sede Apostolica, il concilio, le istituzioni ecclesiastiche sovradiocesane, i laici, l’organizzazione economica della Chiesa, l’organizzazione giudiziaria della Chiesa).
Metodo di insegnamento: lezioni frontali con l’eventuale visione di fonti antiche relative agli argomenti svolti.
Metodo d’esame: orale con domande sugli argomenti svolti e i testi, e attribuzione del voto in trentesimi.
Bibliografia essenziale:
J. Orlandis, Le istituzioni della Chiesa Cattolica. Storia, diritto, attualità, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2005.
J. Gaudemet, Storia del diritto canonico. Ecclesia et Civitas, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2005.
M. Nacci, La Penitenzieria Apostolica e la Dataria Apostolica: ricognizione storico-giuridica di un tempo complesso, in Penitenzieria Apostolica, Penitenza e Penitenzieria tra Rivoluzioni e Restaurazioni (1789-1903), C. Fantappiè, U. Taraborrelli (curr.), Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2022, 201-211.
M. Nacci, La Curia Romana. Note storiche, in La Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium. Struttura, contenuti e novità, F. Giammarresi (cur.), Lateran University Press-Pontificia Universitas Lateranensis, Città del Vaticano 2022, 11-13.
20310 Diritto comune (I semestre - 6 ECTS/CFU)
Obiettivo: acquisizione di autonomia di giudizio rispetto alla dimensione storica del diritto e della scienza giuridica medievale all’interno del periodo storico denominato ius commune.
Contenuti: romanitas, christianitas, germanesimo; costruzione del ius commune; genesi della scientia iuris; Scuola di Bologna e Irnerio; Glossatori e Commentatori; presenza giuridica della Chiesa (Decretisti e Decretalisti); communis opinio e raccolte giurisprudenziali nel diritto comune; rapporto fra ius commune e iura propria; crisi del diritto comune (Umanesimo giuridico, Giusnaturalismo, Razionalismo giuridico, Assolutismo monarchico); recezione del diritto comune nel contesto europeo: Francia, Spagna, Belgio, Olanda, Germania, Europa settentrionale ed orientale.
Metodo di insegnamento: lezioni frontali ed eventuale visione di fonti giuridiche relative agli argomenti trattati.
Metodo d’esame: orale con domande sugli argomenti svolti e i testi, e attribuzione del voto in trentesimi.
Bibliografia essenziale:
M. Caravale, Diritto senza legge. Lezioni di diritto comune, Giappichelli, Torino 2013.
20583 Storia del diritto medievale e moderno (I semestre - 12 ECTS/CFU)
Obiettivo: acquisizione di autonomia di giudizio rispetto alle fonti del diritto e, più in generale, al fenomeno giuridico mediante l’esame delle trasformazioni del diritto nell’arco temporale compreso fra il Medioevo e l’epoca contemporanea.
Contenuti: Medioevo: ordinamenti romano-barbarici; potere politico; fattualità del diritto; reicentrismo; “presenza giuridica” della Chiesa; aequitas e consuetudo; interpretatio; comunitarismo; Studia; diritto feudale. Modernità: Trecento e genesi della Modernità; Umanesimo giuridico; Giusnaturalismo; Illuminismo e Assolutismo giuridico; realtà anglosassone; consolidazioni e codici. Post-modernità: crisi dello Stato e riscoperta della “complessità giuridica”; costituzionalismo europeo; processo di unificazione europea; globalizzazione giuridica; crisi del sistema delle fonti; scienza giuridica italiana.
Metodo di insegnamento: lezioni frontali e slides. Lo studente potrà sostenere un esonero scritto al termine delle lezioni riguardanti il Medioevo giuridico e un esonero scritto al termine delle lezioni riguardanti la Modernità giuridica.
Metodo d’esame: orale con domande sugli argomenti svolti e i testi, valutazione degli esiti degli esoneri scritti e attribuzione del voto in trentesimi.
Bibliografia essenziale:
P. Grossi, L’Europa del diritto, Editori Laterza, Roma-Bari 2021;
M. Nacci, Francesco Degni e l’interpretazione storico-evolutiva della legge, in Rivista di Storia del Diritto Italiano, LXXXVI (2013), 39-55;
M. Nacci, Storia del diritto e cultura giuridica. La scienza canonistica del Novecento, Aracne, Roma 2017.
20923 Storia del diritto canonico e cultura giuridica (II semestre - 6 ECTS/CFU)
Obiettivo: acquisizione di autonomia di giudizio rispetto alla dimensione storica del diritto canonico e alla cultura giuridica.
Contenuti: concetti di “storia del diritto” e “cultura giuridica”; dimensione culturale della “storicità del diritto”; rapporto fra modello giuridico romano e canonico nell’esperienza giuridica medievale; peculiarità storiche del sistema di common law; ordinamenti giuridici continentali e conseguenze delle codificazioni europee otto-novecentesche; relazione fra il “modello-codice” degli ordinamenti civili e il Codice di diritto canonico piano-benedettino; lo scambio culturale fra la scienza giuridica civilistica e canonistica nel Novecento italiano.
Metodo di insegnamento: lezioni frontali ed eventuale visione di fonti giuridiche relative agli argomenti trattati. Durante il corso potranno essere previste esercitazioni.
Metodo d’esame: orale con domande sugli argomenti svolti e i testi, valutazione delle esercitazioni e attribuzione del voto in trentesimi.
Bibliografia essenziale:
P. Grossi, Diritto canonico e cultura giuridica, in C. Fantappiè (cur.), Itinerari culturali del diritto canonico nel Novecento, Giappichelli, Torino 2003, 13-31.
L. Musselli, Ideologia e storia del diritto canonico, in Il Diritto ecclesiastico, 113 (2002), 559-582.
M. Nacci, Dispensa da matrimonio rato e non consumato e scienza giuridica canonistica italiana. La “lente d’ingrandimento” offerta da Pio Fedele nell’Archivio di Diritto Ecclesiastico, in AA. VV., Iustitia et sapientia in humilitate. Studi in onore di Mons. Giordano Caberletti, R. Palombi, H. Franceschi, E. Di Bernardo (curr.), tomo I, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2023, 251-262.
20100 Relazioni tra Chiesa e Società Civile (I semestre - 6 ECTS/CFU)
Obiettivo: acquisizione di autonomia di giudizio rispetto alla dimensione storico-giuridica e attuale dei rapporti fra la Chiesa e la Società Civile.
Contenuti: “modelli relazionali” (giurisdizionalismo costantiniano, cesaropapismo bizantino, cesaropapismo carolingio, cesaropapismo degli imperatori germanici); Umenesimo e Rinascimento; genesi del ius publicum ecclesiasticum (i.p.e.); scuola canonistica curiale e sviluppo della scienza giuspubblicistica; i.p.e. e CIC 1917; Concilio Ecumenico Vaticano II; i.p.e. e CIC 1983; i.p.e. post-conciliare, globalizzazione giuridica e sfide del terzo millennio.
Metodo di insegnamento: lezioni frontali con l’eventuale visione di fonti giuridiche relative agli argomenti trattati durante le lezioni.
Metodo d’esame: orale, con domande sugli argomenti svolti e i testi, con attribuzione del voto in trentesimi.
Bibliografia essenziale:
M. Nacci, Ottaviani Alfredo, in Dizionario Biografico dei Giuristi Italiani (XII-XX secolo), vol. II, Il Mulino, Bologna 2013, 1472-1473.
M. Nacci, Chiesa e Stato dalla potestà contesa alla sana cooperatio. Un profilo storico-giuridico, Lateran University Press, Città del Vaticano 2015.
M. Nacci, La fase della “preconciliazione” e la “cultura giuridica” dei Patti Lateranensi: considerazioni storico-giuridiche, in B. Ardura (cur.), I Patti Lateranensi in occasione del XC anniversario (1929-2019), Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2019, 79-94.
M. Nacci, La cultura giuridica dello ius publicum ccclesiasticum e la codificazione piano-benedettina, in J. Miñambres (cur.), Diritto canonico e culture giuridiche nel centenario del Codex iuris canonici del 1917, EDUSC, Roma 2019, 119-128.
20342 Le comunità intermedie nella storia del diritto (I semestre - 6 ECTS/CFU)
Obiettivo: acquisizione di autonomia di giudizio rispetto alla dimensione storica del diritto e alle comunità intermedie sviluppatesi nelle varie epoche.
Contenuti: corpi sociali intermedi e loro sviluppo storico (metodo); comunità intermedie e “comunitarismo” medievale; dal “razionalismo medievale” al “volontarismo moderno”; individualismo giuridico moderno; eventi storici e correnti giuridico-filosofiche per una rivalutazione delle comunità intermedie nella post-modernità.
Metodo di insegnamento: lezioni frontali ed eventuale visione di fonti giuridiche relative agli argomenti trattati. Durante il corso potranno essere previste esercitazioni.
Metodo d’esame: orale con domande sugli argomenti svolti e i testi, valutazione delle esercitazioni e attribuzione del voto in trentesimi.
Bibliografia essenziale:
P. Grossi, Le comunità intermedie tra moderno e pos-moderno, Casa Editrice Marietti, Genova 2015.
M. Nacci, La ricezione della comunità come criterio di legittimazione dell’ordinamento giuridico: il contributo della storia, in G. L. Falchi, A. Iaccarino (curr.), Legittimazione e limiti degli ordinamenti giuridici. XIV Colloquio Giuridico Internazionale, Pontificia Università Lateranense (9-10 marzo 2010), Lateran University Press, Città del Vaticano 2012, 167-181.
40219 Storia del diritto medievale e moderno (I semestre - 6 ECTS/CFU)
Obiettivo: acquisizione di autonomia di giudizio rispetto alle fonti del diritto e, più in generale, al fenomeno giuridico mediante l’esame delle trasformazioni del diritto nell’arco temporale compreso fra il Medioevo e l’epoca contemporanea.
Contenuti: Medioevo: ordinamenti romano-barbarici; potere politico; fattualità del diritto; reicentrismo; “presenza giuridica” della Chiesa; aequitas e consuetudo; interpretatio; comunitarismo; Studia; diritto feudale. Modernità: Trecento e genesi della Modernità; Umanesimo giuridico; Giusnaturalismo; Illuminismo e Assolutismo giuridico; realtà anglosassone; consolidazioni e codici. Post-modernità: crisi dello Stato e riscoperta della “complessità giuridica”; costituzionalismo europeo; processo di unificazione europea; globalizzazione giuridica; crisi del sistema delle fonti; scienza giuridica italiana.
Metodo di insegnamento: lezioni frontali e slides. Lo studente potrà sostenere un esonero scritto al termine delle lezioni riguardanti il Medioevo giuridico e un esonero scritto al termine delle lezioni riguardanti la Modernità giuridica.
Metodo d’esame: orale con domande sugli argomenti svolti e i testi, valutazione degli esiti degli esoneri scritti e attribuzione del voto in trentesimi.
Bibliografia essenziale:
P. Grossi, L’Europa del diritto, Editori Laterza, Roma-Bari 2021;
M. Nacci, Francesco Degni e l’interpretazione storico-evolutiva della legge, in Rivista di Storia del Diritto Italiano, LXXXVI (2013), 39-55.
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