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Biografia
Giuseppe Casale ha conseguito la laurea con lode in Scienze politiche e il dottorato di ricerca in Storia delle dottrine politiche e Filosofia della politica presso Sapienza Università di Roma. Dal Ministero dell'Università italiano ha ottenuto le abilitazioni scientifiche nazionali a professore di II fascia (associato) per i settori di Storia delle dottrine politiche (SPS/02) e di Filosofia politica (SPS/01). E' ricercatore associato dell'Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze ausiliarie. Presso l'Università "Angelicum" tiene gli insegnamenti di Storia del pensiero politico contemporaneo, Scienza politica e Storia delle dottrine politiche. Dal 2014 al 2020 ha insegnato Scienza politica e sistemi comparati e Scienza dell'amministrazione presso Lumsa (sede di Roma e sede decentrata di Crotone).E' membro del corpo docente del Master universitario di II livello in Geopolitica e Sicurezza globale del Dipartimento di Scienze politiche di Sapienza Università di Roma. Dirige la collana "La Zattera di Neurath" (ed. Nuova Cultura) ed è membro del comitato scientifico di diverse collane editoriali e riviste scientifiche. Ha pubblicato cinque monografie e curato la pubblicazione di sei volumi, pubblicando decine di saggi e articoli in riviste scientifiche nell'area di scienze politiche e sociali. Ha partecipato a diversi gruppi di ricerca, anche in veste di direttore di progetto. E' notista di geopolitica e politica internazionale per l'Agenzia SIR e per la Federazione italiana Settimanali cattolici. I suoi attuali interessi di ricerca si orientano prevalentemente in tre direttrici: rapporto tra elitismo democratico e pensiero economico neoliberale; premesse categoriali di statebuilding e peacebuilding nella governance globale contemporanea; interpretazioni teologico-politiche delle rappresentazioni della sovranità a proiezione egemonica.
Corsi del Docente
OBIETTIVO: il laboratorio mira a fornire competenze trasversali finalizzate all'analisi eziologica e alla comprensione dinamico-comportamentale dei conflitti violenti, funzionali a selezionare gli atteggiamenti appropriati nell'azione mediatrice, a misura del contesto, alla natura della vertenza e della soggettività degli attori coinvolti.
CONTENUTI: eziologia del conflitto e della violenza organizzata - approcci risolutivi vs approcci trasformativi - conflitti di lunga durata: inefficacia della violenza pro pace - tesi construttivistiche - prenegoziato e negoziato - profilo culturale e attitudinale del mediatore - tre tipi di mediazione - mediazione e comunicazione - il metodo Transcend.
METODO D'INSEGNAMENTO: le lezioni frontali integrano momenti di confronto partecipativo in aula, lasciando spazio alla esposizione/discussione di casi studio assegnati agli studenti organizzati in gruppi.
MODALITA' D'ESAME: verifica orale dell'apprendimento delle categorie e delle dimensioni illustrate nel corso e discussione supplementare dei casi affrontati in aula.
BIBLIOGRAFIA:
C. Simon-Belli, Costruire la pace, decostruire la guerra, Stella Mattutina ed., Scandicci 2016.
J. Galtung, Affrontare il conflitto. Trascendere e trasformare, Pisa UP, Pisa 2016:
J. Galtung, La trasformazione dei conflitti con metodi pacifici. Il Metodo Transcend, United Nations Disaster Management Training Programme e Centro Studi Sereno Regis, Torino 2007.
OBIETTIVO: Seguendo un approccio multidisciplinare, mutuato dalla contaminazione tra storia delle dottrine politiche e teoria delle relazioni internazionali, il corso intende fornire gli strumenti idonei a decifrare le radici teorico-normative e i risvolti fattuali degli indirizzi strategici di politica internazionale che attengono alla promozione e alla conservazione della pace nell'ordine mondiale, con particolare attenzione all'attuale cornice di riconfigurazione dei canoni della statualità moderna.
CONTENUTI: Il corso connette le principali scuole delle relazioni internazionali alle rispettive matrici nel campo del pensiero politico e giuridico moderno (Machiavelli, Hobbes, von Clausewitz, Grozio, Kant, Kelsen, Schmitt, Walzer) applicate al rapporto tra ordine e anarchia, pace e guerra. Su queste basi, l’attenzione si rivolge specificamente ai paradigmi dell’equilibrio di potenza, della pace egemonica, della pace democratica, della pace capitalistica/commerciale, del pacifismo istituzionalistico, del cosmopolitismo giuridico.
METODO D'INSEGNAMENTO: lezioni frontali e discussioni di casi tratti dalla storia e dall'attualità della politica internazionale.
MODALITA' D'ESAME: prova orale finale con possibilità di verifiche intermedie per i frequentanti.
BIBLIOGRAFIA:
- F. Andreatta et alii, Relazioni internazionali, il Mulino, Bologna 2012 (parti indicate dal docente);
- N. Bobbio, Il problema della guerra e le vie della pace, il Mulino, Bologna 2009;
- R. Jackson et alii, Relazioni internazionali, Egea, Milano 2020 (parti indicate dal docente);
- A. Loretoni, Teorie della pace, teorie della guerra, ETS, Pisa 2005 (parti indicate dal docente).
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