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Corsi del Docente
Obiettivi
- Comprendere i principi fondamentali del diritto patrimoniale canonico, acquisendo una conoscenza approfondita dei principi giuridici che lo regolano, come la natura e la finalità dei beni ecclesiastici, i principi di amministrazione e alienazione dei beni, nonché gli obblighi dei fedeli.
- Analizzare le norme giuridiche relative ai beni ecclesiastici, con particolare riferimento alla disciplina dell’acquisizione, dell’amministrazione, della destinazione dei beni ecclesiastici e dei requisiti per la validità degli atti giuridici relativi ai beni patrimoniali.
- Applicare le norme giuridiche ai casi pratici, valutando le situazioni specifiche e proponendo soluzioni coerenti con le disposizioni canoniche.
- Esaminare le implicazioni giuridiche delle disposizioni dei beni, valutando i requisiti per la validità delle disposizioni inter vivos o mortis causa, nonché le procedure per l’accettazione e l’amministrazione delle pie volontà.
- Analizzare la responsabilità patrimoniale delle persone giuridiche e degli amministratori, esaminando i casi di responsabilità contrattuale, extracontrattuale e amministrativa, nonché le norme e le prassi relative al risarcimento dei danni.
- Analizzare i rapporti tra diritto canonico e diritto civile, valutando le differenze, le intersezioni e le sfide che possono sorgere nell’applicazione delle norme giuridiche canoniche in contesti statali.
Contenuti
- I. Il concetto di bene ecclesiastico: classificazioni dei beni ecclesiastici attraverso le categorie proprie del diritto canonico. Il diritto della Chiesa ai beni temporali e la sua stretta correlazione ai fini. Capacità dei soggetti con riferimento al diritto di proprietà. Le limitazioni al diritto di proprietà.
- II. L’acquisto dei beni: il sistema di acquisto dei beni e i diversi modi di acquisto. Preferenza per il modo di acquisto basato sulle contribuzioni volontarie e disciplina delle libere offerte, delle collette e delle questue; previsione di uno ius exigendi della Chiesa e disciplina di tributi e tasse. Diritto e dovere dei fedeli di sovvenire alle necessità della Chiesa. Il superamento del sistema beneficiale.
- III. Il sostentamento del clero e gli istituti a questo deputati. L’amministrazione dei beni: il concetto di amministrazione ordinaria e straordinaria e la regolamentazione dei singoli atti di amministrazione dei beni con particolare riferimento a quelli di amministrazione straordinaria. Il Romano Pontefice e l’amministrazione dei beni; il Vescovo diocesano e l’amministrazione diocesana; l’Ordinario e la funzione di vigilanza. Gli amministratori dei beni temporali e i loro compiti; la responsabilità degli amministratori.
- IV. I contratti, la loro disciplina e la canonizzazione delle norme di diritto civile. Concetto di alienazione e disciplina delle alienazioni. L’atto quo condicio patrimonialis personae iuridicae peior fieri possit. La locazione.
- V. Le pie volontà e le cause pie. Capacità di disporre in favore di cause pie ed esecuzione delle pie volontà. Le pie fondazioni; concetto di pia fondazione, classificazioni delle pie fondazioni e disciplina delle stesse. Le modifiche degli oneri.
Metodo di insegnamento
Il modello tradizionale di lezione frontale, il quale prevede che il docente trasmetta le conoscenze agli studenti attraverso una presentazione o una lezione magistrale, trova elementi di correzione a mezzo del metodo didattico universitario chiamato Problem-Based Learning – PBL che mette al centro gli studenti, incoraggiando l’attiva partecipazione, l’autonomia nell’apprendimento, lo sviluppo di competenze di pensiero critico e la risoluzione dei problemi. La lezione si sviluppa nei seguenti momenti:
- Introduzione: il docente introduce l’argomento della lezione, spiegando l’importanza e la rilevanza del tema per il campo di studio.
- Presentazione del contenuto: il docente espone i concetti, le teorie e i principi pertinenti all’argomento della lezione.
- Spiegazione e approfondimento: il docente approfondisce i punti cruciali dell’argomento, coinvolgendo gli studenti attraverso domande o esercizi interattivi per favorire la partecipazione attiva.
- Discussione e condivisione delle conoscenze: gli studenti discutono le informazioni ricevute e condividono le loro conoscenze. Questo favorisce la comunicazione, la condivisione delle prospettive e l’apprendimento collaborativo.
- Esempi e applicazione pratica: il docente fornisce esempi concreti e situazioni di applicazione pratica per aiutare gli studenti a collegare il contenuto teorico alla realtà. Ciò può includere l’analisi di casi, lo svolgimento di esercizi o la presentazione di studi di casi pertinenti.
- Analisi del problema e sviluppo di soluzioni: gli studenti analizzano in modo critico il caso problematico, esaminano le diverse prospettive e sviluppano soluzioni o strategie per risolverlo. Questo stimola la capacità di problem solving e la creatività nella ricerca di soluzioni innovative.
- Presentazione e discussione delle soluzioni: gli studenti presentano all’intera classe le proprie soluzioni o strategie per risolvere il problema. Questa fase promuove la capacità di comunicazione, la capacità di presentare argomenti in modo chiaro e convincente e la discussione critica delle diverse soluzioni proposte.
- Sintesi e conclusione: alla fine della lezione, il docente sintetizza i punti chiave trattati e fornisce una conclusione che riassume l’argomento e i principali concetti appresi. Questo aiuta gli studenti a rafforzare la comprensione e a vedere come i vari elementi si collegano tra loro.
- Attività post-lezione: dopo la lezione, gli studenti possono essere assegnati a compiti o attività per approfondire ulteriormente l’argomento, come la lettura di materiali complementari o la risoluzione di problemi.
Metodo d’esame
Il metodo di verifica dell’apprendimento si basa su un esame scritto, strutturato nelle seguenti modalità:
Domande a risposta breve: si richiede agli studenti di fornire risposte concise, ma complete, a domande specifiche per verificare la conoscenza di fatti, definizioni o concetti chiave.
Bibliografia essenziale
C. Begus, Diritto patrimoniale canonico, L.U.P., Città del Vaticano 2007.
Jesús Miñambres – J.P. Schouppe, Diritto patrimoniale canonico, Roma 2022.
V. De Paolis, I beni temporali della Chiesa, Bologna 2016.
Aa.Vv., I beni temporali della Chiesa (Studi giuridici L), Città del Vaticano 1999.
F.R. Aznar Gil, La administración de los bienes temporales de la Iglesia, 2 ed., Salamanca 1993.
Obiettivi
- Acquisizione di competenze relative alla prassi giudiziale all’interno dell’ordinamento canonico con conseguente:
- Applicazione delle competenze acquisite durante il corso per risolvere problemi reali nel contesto giudiziale.
- Sviluppo di una specifica abilità di ricerca, analisi e sintesi delle informazioni giuridiche pertinenti per affrontare situazioni processuali.
- Capacità di redazione di atti processuali e di formulazione di argomentazioni persuasive in modo efficace e coerente.
- Sviluppo di competenze di comunicazione:
- Sviluppo della capacità di formulazioni congrue per i diversi tipi di documenti richiesti nella prassi.
- Acquisizione di capacità comunicative chiare e concise nonché di trasmissione delle informazioni giuridiche in modo comprensibile anche a soggetti non specializzati.
- Promozione di un approccio canonisticamente corretto:
- Identificazione e gestione dei conflitti nel rispetto delle norme canoniche e della prospettiva personalista ad esse sottesa.
- Acquisizione di un’abilità di negoziazione e di mediazione, per favorire la risoluzione di conflitti in modo costruttivo e soddisfacente per tutte le parti coinvolte.
Contenuti
Il corso ha per oggetto la prassi giudiziale relativa alle cause iurium ossia tutte quelle cause che non trattano della nullità del matrimonio ma vertono sui diritti. Si renderà necessario dare ampio spazio alla prassi giudiziale amministrativa con riferimento ai temi più importanti del processo contenzioso-amministrativo.
Premesse, quindi, alcune precisazioni sul valore della prassi, il corso si articolerà tenendo conto delle seguenti ampie aree tematiche
I. La prassi amministrativa. Tipologia dei ricorsi; natura, oggetto e motivi del ricorso; il processo e la sua conclusione.
II. Le cause iurium relative ai diritti patrimoniali ed alla loro lesione.
III. Le cause iurium più direttamente riferibili al processo ed al corretto svolgimento dello stesso.
Metodo di insegnamento
Il modello tradizionale di lezione frontale, il quale prevede che il docente trasmetta le conoscenze agli studenti attraverso una presentazione o una lezione magistrale, trova elementi di correzione a mezzo del metodo didattico universitario chiamato Problem-Based Learning – PBL che mette al centro gli studenti, incoraggiando l’attiva partecipazione, l’autonomia nell’apprendimento, lo sviluppo di competenze di pensiero critico e la risoluzione dei problemi. La lezione si sviluppa nei seguenti momenti:
- Introduzione: il docente introduce l’argomento della lezione, spiegando l’importanza e la rilevanza del tema per il campo di studio.
- Presentazione del contenuto: il docente espone i concetti, le teorie e i principi pertinenti all’argomento della lezione.
- Spiegazione e approfondimento: il docente approfondisce i punti cruciali dell’argomento, coinvolgendo gli studenti attraverso domande o esercizi interattivi per favorire la partecipazione attiva.
- Discussione e condivisione delle conoscenze: gli studenti discutono le informazioni ricevute e condividono le loro conoscenze. Questo favorisce la comunicazione, la condivisione delle prospettive e l’apprendimento collaborativo.
- Esempi e applicazione pratica: il docente fornisce esempi concreti e situazioni di applicazione pratica per aiutare gli studenti a collegare il contenuto teorico alla realtà. Ciò può includere l’analisi di casi, lo svolgimento di esercizi o la presentazione di studi di casi pertinenti.
- Analisi del problema e sviluppo di soluzioni: gli studenti analizzano in modo critico il caso problematico, esaminano le diverse prospettive e sviluppano soluzioni o strategie per risolverlo. Questo stimola la capacità di problem solving e la creatività nella ricerca di soluzioni innovative.
- Presentazione e discussione delle soluzioni: gli studenti presentano all’intera classe le proprie soluzioni o strategie per risolvere il problema. Questa fase promuove la capacità di comunicazione, la capacità di presentare argomenti in modo chiaro e convincente e la discussione critica delle diverse soluzioni proposte.
- Sintesi e conclusione: alla fine della lezione, il docente sintetizza i punti chiave trattati e fornisce una conclusione che riassume l’argomento e i principali concetti appresi. Questo aiuta gli studenti a rafforzare la comprensione e a vedere come i vari elementi si collegano tra loro.
- Attività post-lezione: dopo la lezione, gli studenti possono essere assegnati a compiti o attività per approfondire ulteriormente l’argomento, come la lettura di materiali complementari o la risoluzione di problemi.
Metodo d’esame
Il metodo di verifica dell’apprendimento si basa su un esame scritto che potrebbe essere strutturato nelle seguenti modalità:
- Analisi di casi: gli studenti possono essere posti di fronte a casi realistici in cui devono analizzare la situazione, identificare le questioni rilevanti, applicare le conoscenze acquisite e, dopo una valutazione critica delle opzioni disponibili, fornire una soluzione ragionata ottimale o formulare un atto.
- Domande a risposta aperta: si richiede agli studenti di fornire una risposta dettagliata e articolata a una o più domande specifiche. Possono essere richiesti spiegazioni, analisi, argomentazioni o applicazioni dei concetti appresi durante il corso.
Bibliografia essenziale
P. Gherri, Diritto amministrativo canonico. Tutele codiciali, Milano 2024 [se il manuale non sarà pubblicato in tempo: dispensa del docente per l’A.A. 2024-2025].
J. Miras – J. Canosa – E. Baura, Compendio di diritto amministrativo canonico, Roma 2009.
G.P. Montini, I ricorsi gerarchici (Cann. 1732-1739), Roma 2020.
AaVv., La responsabilità giuridica degli enti ecclesiastici (a cura di E. Baura – F. Puig), Milano 2020.
AaVv., La “querela nullitatis” nel processo canonico (Studi giuridici LXIX), Città del Vaticano 2005.
Obiettivi
- Comprendere e acquisire una conoscenza approfondita dei principi e dei concetti fondamentali del diritto tributario canonico, come la natura dei tributi, i principi di equità e solidarietà nonché i criteri per la determinazione dei tributi.
- Analizzare le norme giuridiche relative ai tributi che regolano l’imposizione da parte della Chiesa, comprese le disposizioni relative alla determinazione delle basi imponibili, alle aliquote e alle esenzioni.
- Esaminare i tributi specifici applicabili nell’ordinamento canonico, considerando le disposizioni relative alla raccolta e alla gestione di tali entrate.
- Applicare le norme del diritto tributario canonico alle situazioni concrete, valutando le diverse situazioni fiscali e proponendo soluzioni in conformità con le disposizioni canoniche.
- Esplorare le relazioni tra diritto tributario canonico e diritto tributario civile, analizzando le differenze concettuali, le questioni di competenza e le sfide pratiche nell’applicazione delle norme tributarie canoniche in contesti giuridici nazionali.
Contenuti
Parte generale
I. Il tributo nell’ordinamento canonico; nozione di tributo sulla base di criteri giuridici; distinzione da istituti simili privi di natura tributaria.
II. Il tributo quale modo di acquisto dei beni da parte della Chiesa. Straordinarietà del ricorso allo strumento tributario; previsione di uno ius exigendi della Chiesa e fondamento dello stesso.
III. Classificazione dei tributi. I tributi e le tasse. Semplificazione del sistema tributario attuata dal CIC del 1983.
IV. Le fonti del diritto tributario. La legge, il decreto generale e la consuetudine. La norma tributaria; efficacia nel tempo e nello spazio. L’interpretazione della norma tributaria.
V. Soggetti attivi e soggetti passivi. Individuazione dei soggetti sulla base di diversi criteri classificatori.
VI. L’obbligazione tributaria; nascita ed estinzione della stessa. Le sanzioni applicabili.
Parte speciale
I. Il tributo ordinario; le persone giuridiche pubbliche quali soggetti passivi, il presupposto del possesso di reddito, il problema della proporzione ai redditi delle persone giuridiche pubbliche. Il tributo straordinario; le condizioni per stabilire detto tributo, problematiche relative all’individuazione del soggetto passivo, il carattere della moderazione.
II. Altri tributi. Il tributo per il seminario; la determinazione del tributo tra proporzione e necessità del seminario. I soggetti passivi del tributo per il seminario.
III. Le tasse. Le tasse amministrative per gli atti di potestà esecutiva graziosa o per l’esecuzione dei rescritti della Sede Apostolica. Le tasse giudiziarie.
Metodo di insegnamento
Il modello tradizionale di lezione frontale, il quale prevede che il docente trasmetta le conoscenze agli studenti attraverso una presentazione o una lezione magistrale, trova elementi di correzione a mezzo del metodo didattico universitario chiamato Problem-Based Learning – PBL che mette al centro gli studenti, incoraggiando l’attiva partecipazione, l’autonomia nell’apprendimento, lo sviluppo di competenze di pensiero critico e la risoluzione dei problemi. La lezione si sviluppa nei seguenti momenti:
- Introduzione: il docente introduce l’argomento della lezione, spiegando l’importanza e la rilevanza del tema per il campo di studio.
- Presentazione del contenuto: il docente espone i concetti, le teorie e i principi pertinenti all’argomento della lezione.
- Spiegazione e approfondimento: il docente approfondisce i punti cruciali dell’argomento, coinvolgendo gli studenti attraverso domande o esercizi interattivi per favorire la partecipazione attiva.
- Discussione e condivisione delle conoscenze: gli studenti discutono le informazioni ricevute e condividono le loro conoscenze. Questo favorisce la comunicazione, la condivisione delle prospettive e l’apprendimento collaborativo.
- Esempi e applicazione pratica: il docente fornisce esempi concreti e situazioni di applicazione pratica per aiutare gli studenti a collegare il contenuto teorico alla realtà. Ciò può includere l’analisi di casi, lo svolgimento di esercizi o la presentazione di studi di casi pertinenti.
- Analisi del problema e sviluppo di soluzioni: gli studenti analizzano in modo critico il caso problematico, esaminano le diverse prospettive e sviluppano soluzioni o strategie per risolverlo. Questo stimola la capacità di problem solving e la creatività nella ricerca di soluzioni innovative.
- Presentazione e discussione delle soluzioni: gli studenti presentano all’intera classe le proprie soluzioni o strategie per risolvere il problema. Questa fase promuove la capacità di comunicazione, la capacità di presentare argomenti in modo chiaro e convincente e la discussione critica delle diverse soluzioni proposte.
- Sintesi e conclusione: alla fine della lezione, il docente sintetizza i punti chiave trattati e fornisce una conclusione che riassume l’argomento e i principali concetti appresi. Questo aiuta gli studenti a rafforzare la comprensione e a vedere come i vari elementi si collegano tra loro.
- Attività post-lezione: dopo la lezione, gli studenti possono essere assegnati a compiti o attività per approfondire ulteriormente l’argomento, come la lettura di materiali complementari o la risoluzione di problemi.
Metodo d’esame
Il metodo di verifica dell’apprendimento si basa su prove scritte, strutturate nelle seguenti modalità:
Analisi di problematiche di diritto tributario, in relazione alle quali gli studenti sono chiamati a leggere e analizzare i temi pertinenti al corso per poi presentare elaborati scritti per la cui redazione si richiede capacità di sintetizzare, analizzare criticamente, argomentare in modo chiaro e strutturato e formulare una soluzione.
Bibliografia essenziale
C. Begus, Diritto patrimoniale canonico, L.U.P., Città del Vaticano 2007.
Jesús Miñambres – J.P. Schouppe, Diritto patrimoniale canonico, Roma 2022.
V. De Paolis, I beni temporali della Chiesa, Bologna 2016.
Aa.Vv., I beni temporali della Chiesa (Studi giuridici L), Città del Vaticano 1999.
F.R. Aznar Gil, La administración de los bienes temporales de la Iglesia, 2 ed., Salamanca 1993.
Obiettivi
- Analizzare e interpretare la legislazione, la giurisprudenza e la prassi, con particolare attenzione alle questioni emergenti e ai cambiamenti normativi.
- Valutare criticamente le decisioni in ambito amministrativo e iurium.
- Acquisire competenze specifiche nella scrittura legale, in modo da redigere correttamente gli atti e quindi comunicare con le altre parti coinvolte in un procedimento o in un processo.
- Utilizzare in modo efficace le procedure e le tecniche di redazione degli atti giuridici per formulare pareri legali, ricorsi e altri documenti amministrativi.
- Applicare creativamente le tecniche di redazione giuridica per adattare gli atti alle esigenze specifiche di casi e contesti pratici.
- Comunicare in modo chiaro, coerente e persuasivo concetti e argomentazioni giuridiche complesse, sia in forma scritta che orale.
Contenuti
I. La Segnatura Apostolica quale Tribunale Supremo. Affermazione della regola giuridica e conservazione della stessa mediante gli strumenti previsti dal sistema giuridico che conferisce ad un Tribunale Supremo un ruolo specifico nella formazione di una prassi giurisprudenziale e nel meccanismo di consolidamento della stessa. Conoscenza del ragionamento compiuto dal giudice nella soluzione del caso specifico con l’esposizione dei fondamenti, di diritto e di fatto, posti alla base della sua decisione.
II. Questioni di diritto amministrativo, sostanziale e processuale, e soluzioni date dalla giurisprudenza della Segnatura Apostolica.
Il principio di legalità e il principio di proporzionalità. Violazioni sostanziali e violazioni meramente formali. La strumentalità nella valutazione delle legittimità.
I procedimenti amministrativi più frequenti nella prassi. Procedimenti fondati nelle norme codiciali e procedimenti fondati nella prassi.
III. Questioni sostanziali e processuali relative alle cause iurium nella giurisprudenza e nella prassi.
Gli strumenti di tutela previsti dall’ordinamento. Aspetti problematici e soluzioni suggerite da giurisprudenza e prassi. Processo giudiziario e procedimento amministrativo.
IV. Principi di redazione legale ed esercitazioni pratiche
Tecniche e principi generali per la redazione di atti giudiziari, inclusi la chiarezza, la precisione, la coerenza e la logica. Esame di diverse tipologie di atti giudiziari, come ricorsi, memoriali difensivi, istanze, motivazioni di sentenza, e altro ancora.
Panoramica della struttura tipica degli atti giudiziari, inclusi l'intestazione, l'esposizione dei fatti, l'argomentazione legale e le conclusioni.
Studio dello stile e del linguaggio giuridico, inclusi termini tecnici e fraseologia formale.
Introduzione alle tecniche di ricerca legale per la raccolta di informazioni pertinenti e l'individuazione di precedenti giurisprudenziali rilevanti.
Metodo di insegnamento
Il modello tradizionale di lezione frontale, il quale prevede che il docente trasmetta le conoscenze agli studenti attraverso una presentazione o una lezione magistrale, trova elementi di correzione a mezzo del metodo didattico universitario chiamato Problem-Based Learning – PBL che mette al centro gli studenti, incoraggiando l’attiva partecipazione, l’autonomia nell’apprendimento, lo sviluppo di competenze di pensiero critico e la risoluzione dei problemi. La lezione si sviluppa nei seguenti momenti:
- Introduzione: il docente introduce l’argomento della lezione, spiegando l’importanza e la rilevanza del tema per il campo di studio.
- Presentazione del contenuto: il docente espone i concetti, le teorie e i principi pertinenti all’argomento della lezione.
- Spiegazione e approfondimento: il docente approfondisce i punti cruciali dell’argomento, coinvolgendo gli studenti attraverso domande o esercizi interattivi per favorire la partecipazione attiva.
- Discussione e condivisione delle conoscenze: gli studenti discutono le informazioni ricevute e condividono le loro conoscenze. Questo favorisce la comunicazione, la condivisione delle prospettive e l’apprendimento collaborativo.
- Esempi e applicazione pratica: il docente fornisce esempi concreti e situazioni di applicazione pratica per aiutare gli studenti a collegare il contenuto teorico alla realtà. Ciò può includere l’analisi di casi, lo svolgimento di esercizi o la presentazione di studi di casi pertinenti.
- Analisi del problema e sviluppo di soluzioni: gli studenti analizzano in modo critico il caso problematico, esaminano le diverse prospettive e sviluppano soluzioni o strategie per risolverlo. Questo stimola la capacità di problem solving e la creatività nella ricerca di soluzioni innovative.
- Presentazione e discussione delle soluzioni: gli studenti presentano all’intera classe le proprie soluzioni o strategie per risolvere il problema. Questa fase promuove la capacità di comunicazione, la capacità di presentare argomenti in modo chiaro e convincente e la discussione critica delle diverse soluzioni proposte.
- Sintesi e conclusione: alla fine della lezione, il docente sintetizza i punti chiave trattati e fornisce una conclusione che riassume l’argomento e i principali concetti appresi. Questo aiuta gli studenti a rafforzare la comprensione e a vedere come i vari elementi si collegano tra loro.
- Attività post-lezione: dopo la lezione, gli studenti possono essere assegnati a compiti o attività per approfondire ulteriormente l’argomento, come la lettura di materiali complementari o la risoluzione di problemi.
Metodo d’esame
Il metodo di verifica dell’apprendimento si basa su prove scritte, strutturate nelle seguenti modalità:
Gli studenti sono chiamati a leggere e analizzare sentenze pertinenti al corso per poi presentare elaborati scritti per la cui redazione si richiede capacità di sintetizzare, analizzare criticamente, argomentare in modo chiaro e strutturato e formulare una soluzione.
Bibliografia essenziale
P. Gherri, Diritto amministrativo canonico. Tutele codiciali, Milano 2024 [se il manuale non sarà pubblicato in tempo: dispensa del docente per l’A.A. 2024-2025].
J. Miras – J. Canosa – E. Baura, Compendio di diritto amministrativo canonico, Roma 2009.
G.P. Montini, I ricorsi gerarchici (Cann. 1732-1739), Roma 2020.
AaVv., La responsabilità giuridica degli enti ecclesiastici (a cura di E. Baura – F. Puig), Milano 2020.
Materiale Docente
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