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Biografia
Nato a Roma nel 1954 e ordinato Sacerdote nel dicembre 1978, ha conseguito nel 1980 la licenza in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana. Nel 1984 si è laureato in filosofia presso l'Università Statale di Roma "La Sapienza", con una tesi in filosofia della scienza, diretta dal Prof. Vittorio Somenzi, sull'approccio delle reti neurali al problema dell'intenzionalità cognitiva. Nel 1988, ha conseguito la licenza in filosofia ecclesiastica presso la Pontifica Università Gregoriana. Dal 2002, è professore ordinario di Filosofia della Natura e della Scienza presso la Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Lateranense di Roma, di cui è stato eletto Decano nel luglio 2008, per due mandati consecutivi fino a luglio 2014. E’ stato ricercatore presso l'Istituto per i Circuiti Elettronici (ICE) del CNR di Genova (1991-92) e presso l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), Sez. Roma 2 "Tor Vergata" (1993-97), per lo sviluppo e l'applicazione di modelli di rete neurale a problemi di pattern recognition, consulente presso l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana (2000-2010). E’ inoltre membro corrispondente della Pontificia Accademia di S. Tommaso, dell'American Philosophical Association, dell' International Neural Network Society (INNS), dell'IEEE (Computer Society e Neural Network Society) e dell’ International Society for Optical Engineering (SPIE). In questa veste è organizzatore e chairman di numerosi congressi internazionali nell’ambito della computational intelligence. Nel 1995 ha ricevuto dalla INNS un Neural Network Leadership Award per i suoi studi nel campo. Autore di oltre 120 pubblicazioni di argomento scientifico e filosofico, attualmente i suoi interessi di ricerca sono rivolti, oltre che alle scienze cognitive, allo studio dei fondamenti della logica matematica e della logica filosofica in Teoria delle Categorie (ontologia, epistemologia, etica, filosofia del diritto formali), ultimamente applicata anche alla computazione quantistica in QFT.
Corsi del Docente
Il corso intende fornire allo studente una prima introduzione alla logica filosofica, ovvero a quel particolare sviluppo della logica formale assiomatizzata che si pone come complementare alla logica matematica. Essa costituisce lo strumento logico della cosiddetta “filosofia formale”, in quanto distinta, ed in qualche modo prolungamento e approfondimento, della filosofia analitica che ha contraddistinto il XX secolo. La filosofia formale, nelle sue diverse branche di epistemologia formale, ontologia formale, deontica formale, si differenzia così essenzialmente dalla filosofia analitica da cui prende le mosse. Mentre questa deriva dal programma wittengsteiniano di analisi formale delle teorie come “terapia linguistica”, la filosofia formale si applica alla formalizzazione delle teorie, in modo da renderle universalmente accessibili al controllo razionale e all’utilizzo anche nella contemporaneità, al di là delle distanze storiche e culturali, diventando così complementare all’analisi storico-filologica che ne evidenzia piuttosto le differenze.
Bibliografia
G. BASTI, L’ontologia formale del “realismo naturale”, cosmologia evolutiva e partecipazione dell’essere, in Divus Thomas 117(2014), 229-334.
M.G. CRESSWELL - G.E. HUGES, A new introduction to modal logic, Routledge, London 1996
Il corso intende fornire una visione introduttiva ad un particolare settore della logica formale: le cosiddette “logiche intensionali”, in quanto modelli di sistemi formali di logica modale. Queste logiche vanno assumendo un ruolo d’importanza crescente nell’attuale panorama cul-turale, perché consentono una formalizzazione nei termini di un appropriato seppur limitato linguaggio simbolico, dei linguaggi contenutistici tipici delle discipline filosofiche e teologiche riguardo problematiche specifiche (ontologiche, etiche, epistemologiche, legali, etc.).
Bibliografia
G. BASTI, Logiche modali e intensionali. Schemi delle lezioni ad uso degli studenti.
S. GALVAN, Logiche intensionali. Sistemi proposizionali di logica modale, deontica, epistemica, Franco Angeli, Milano 1991 (spec. cap. 2, pp. 71-119). [Copia Anastatica PUL, 2003, per gentile concessione dell’Autore].
Il corso intende fornire allo studente una prima introduzione ai contenuti, al simbolismo e alla formalizzazione dei più recenti sviluppi della logica formale moderna (calcolo logico simbolico) dai suoi inizi come logica matematica (calcolo vero-funzionale estensionale), al suo sviluppo come logiche intensionali aletiche, deontiche, epistemiche (calcolo modale e sue interpretazioni intensionali), fino all’ontologia analitica e all’ontologia formale. Il calcolo simbolico si presenta oggi perciò, come uno strumento indispensabile per il dialogo interdisciplinare (scienza-filosofia) e il dialogo interculturale (e interreligioso).
Bibliografia
G. BASTI, Schemi del corso ad uso degli studenti.
S. GALVAN, Logiche intensionali. Sistemi proposizionali di logica modale, deontica, epistemica, Franco Angeli, Milano 1991.
Il Corso intende mostrare e sviluppare i fondamenti della logica deontica. Dal punto di vista teoretico ci concentreremo sulla soluzione di tipo “intenzionale”, propria del giusnaturalismo tomista pre-moderno, del cosiddetto “problema di Hume” della dicotomia “fatti-valori”, “essere-dover essere”. Del passaggio cioè dall’“essere” degli asserti aletici (logici-ontologici), al “dover essere” degli asserti deontici, in particolare di tipo etico e giuridico. Questa ripresa post-moderna della soluzione classica si contrappone alla soluzione formalista tipica del giusnaturalismo moderno post-cartesiano, nonché al formalismo etico-giuridico kantiano della fondazione autonoma della sfera deontica, basata sul principio del “dovere per il dovere”. Dal punto di vista applicativo, tali nozioni consentiranno una formalizzazione basata sull’approccio intensionale dei linguaggi contenutistici, tipici delle discipline filosofiche, etiche e giuridiche, in particolare, riguardo specifici aspetti ontologici, etici e legali, sia in ambito civile che canonico.
Bibliografia
G. Basti, Logica aletica, deontica, ontologia formale. Dalla verità ontica all’obbligo deontico, in Logica e Diritto: tra argomentazione e scoperta, a cura di P. Gherri - G. Basti, LUP, Città del Vaticano 2012, 105-270.
G. Basti - F. Panizzoli, Istituzioni di Filosofia Formale. Dalla Logica Formale, all’Ontologia Formale, LUP, Città del Vaticano 2018.
L. Ferrajoli, Teoria assiomatizzata del diritto, Giuffré, Milano 1970.
L. Ferrajoli, Principia iuris. Teoria del diritto e della democrazia, 2 Voll., Laterza, Roma-Bari 2007.
I. Tammelo - I. Tebaldeschi, Studi di logica giuridica, Giuffrè, Milano 1976.
Lo scopo del corso è fornire le basi sistematiche di un pensiero critico e rigoroso sulla logica, intesa nella sua caratterizzazione classica (logica formale).
La prima parte del corso prende in considerazione gli elementi costitutivi della logica: il termine come espressione del concetto (la definizione del termine, la sua divisione, le proprietà quali la connotazione, la denotazione, l’estensione e l’intensione, i predicati e i predicamentali); la proposizione come espressione del giudizio (la divisione delle proposizioni, il quadro aristotelico delle opposizioni) e il ragionamento come espressione dell’inferenza (i diversi tipi di sillogismi, la dialettica, la retorica, le fallacie).
Bibliografia
J. J. Sanguineti & P. Larrey, Manuale di Logica filosofica, LUP, Città del Vaticano 2009.
Aristotele, I topici; Gli analitici primi, Loffredo, Napoli 1995.
J. M. Bochenski, Nove lezioni di logica simbolica, ESD, Bologna 1994.
Scopo del corso sarà di fornire agli studenti una panoramica storico-teoretica aggiornata di uno dei problemi classici della metafisica, il rapporto fra l’anima e il corpo, divenuto nella modernità il problema epistemologico della relazione mente-corpo, per l’affermarsi di un’epistemologia rappresentazionale, basata sull’evidenza cosciente e non più sull’essere. Grazie allo sviluppo attuale, delle scienze e delle neuroscienze cognitive, la prospettiva ontologica del rapporto mente-corpo riemerge prepotentemente in due direzioni. Nella direzione dell’indagine fenomenologica ed ontologica sulla coscienza e nella direzione della teoria duale della mente forma del corpo, propria della metafisica aristotelico-tomista della persona umana e della sua unità psicofisica, come soggetto della relazionalità interpersonale.
Bibliografia
G. Basti, Persona, Intersoggettività, Realtà. I Tre Pilastri della Relazione di Cura. In Carere-Comes T., Montanari C. (a cura di). Atti del Convegno Psicoterapia e Counseling: Comunanze e differenze. ASPIC Edizioni scientifiche, Roma 2013, pp. 59-107.
G. Basti, De la Física de la información al conoscimiento y libertad de la persona. Traducción y edición de Eduardo Vadillo Romero, Istituto Teologico S. Idelfonso, Toledo 2019.
G. Basti, Per un’ontologia naturale della mente intenzionale, in Prospettive ontologiche. Realismi a confronto, R. Poli (ed.), Morcelliana, Brescia 2014, pp. 269-302.
G. Rizzolatti - D. Sinigaglia, So quel che fai. Il cervello che agisce e i neuroni specchio, Raffaello Cortina, Milano 2005.
Materiale Docente
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